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Del primo edificio resta il campanile, molto rimaneggiato e privato della cuspide nel 1740. La facciata è in cotto a due piani divisi da un cornicione. Nella parte inferiore si apre il grande portale, rimasto incompiuto. Il portone in noce di Castelli è del 1728.

Nel vasto e luminoso interno a sala con lesene corinzie, l’attenzione è attratta dalla prospettica apertura sull’infinito del presbiterio, interamente affrescato tra il 1782 e il 1785 da Carlo Scotti con fatti della vita di Maria e la sua assunzione al Cielo, una grandiosa composizione che rimanda ai grandi artisti del ‘500 italiano.

Di notevole valore la balaustra che chiude il presbiterio. È in alabastro di Busca, disposto in modo da simulare il legno di noce. Ai lati della navata vi sono due altari del Gallo, con stucchi di Cipriano Beltramelli del 1728.